Ci son voluti più di 15 anni per accorgersi che erano innamorati, poi, quando lo hanno capito, si sono sposati in tutta fretta e hanno messo su famiglia… Voglio almeno quattro figli afferma decisa Penelope Cruz già alla seconda maternità in due anni. E’ chiaro che debbono recuperare tutto il tempo perduto ma se non fosse stato per Woody Allen e quel galeotto film … Forse starebbero ancora lì a sfiorarsi di quando in quando …In una serie di fuggevoli incontri… Una volta in Spagna, un’altra a Hollywood, per proseguire subito dopo nelle diverse strade della vita… Un film da non dimenticare “Vicky Cristina Barcellona…” E, bravissimo Woody Allen che, oltre al marito le ha fatto vincere anche l’Oscar…
Eppure qualche occasione interessante Javier Pardem e la bella Penelope l’avevano avuta… Lui era già stato avvistato da Bigas Luna che l’aveva voluto in “Le Età di Lulù”, lo scandaloso film erotico che aveva suscitato la morbosa attenzione mondiale… A Javier aveva dato un ruolo significativo, quello del corrotto gay Jimmy … E lui aveva usato con grande abilità la sua maschera di bello ottuso e brutale. Se per Javier, quindi era la seconda volta con Bigas Luna, Penelope invece, sul set d di “Prosciutto, Prosciutto” era alla sua prima esperienza… Solo 17 anni e un viso intenso dai tratti decisi e morbidi …Un’adolescente, provocante suo malgrado, mentre lui interpretava un rozzo magazziniere di prosciutti, aspirante torero… con un secondo lavoro da modello di biancheria intima, ridicolo a sua insaputa… Avevano due ruoli secondari…Eppure con quella forte, istintiva fisicità riuscirono entrambi a diventare i veri protagonisti del film… E non era facile seguire Bigas Luna nel suo humor sarcastico di sesso e prosciutti…
Qualcuno disse che fra i due giovani era scoppiata qualche scintilla, ma doveva essere ben poco scoppiettante… Perché l’anno dopo lavorarono di nuovo insieme chiamati questa volta dal grande Pedro Almodovar per “Carne Tremula”… Ma non successe nulla. Lui era il protagonista, un gigante buono che per amore o per passione finisce in un mucchio di guai… Lei era la sua giovane mamma che però muore presto ed esce di scena… Forse non c’era stato il tempo per le scintille…
La carriera di Penelope ormai aveva spiegato le vele… e in un turbinio di impegni doveva anche lasciarsi gli spazi per i grandi registi… Con Bigas Luna partecipa a Volaverunt , un graffiante tuffo nella storia di Spagna con gli amori di Goya e della Duchessa d’Alba, Almodovar ne fa una delle sue Muse e la lancerà in campo internazionale con “Tutto su mia madre” un affresco di donne sfortunate e coraggiose dove lei, Penelope, incanta tutti con la sua sprovveduta ingenuità di suora missionaria incinta… Un po’ prima aveva girato un film tutto incubi, sogni, fantascienza… “Apri gli occhi”… di Alejandro Amenabar… A Hollywood, Tom Cruise, forse ancora suggestionato dalle ipnotiche atmosfere di “Eyes Wide Shut”, ne volle fare un remake e chiama Penelope… “Vanilla Sky” fu la fine del matrimonio di Tom Cruise con la biondissima Nicole Kidman e l’avvento di una lunga storia d’amore durata tre anni con la selvaggia bellezza di Penelope Cruz…
Fra un amore e l’altro Penelope compra abiti e scarpe per i quali, lo confessa, ha una passione sfrenata, facendosi ogni tanto la fama della diva solo vanità, invece dal 1997 porta avanti un progetto di aiuti per i paesi più poveri o sconvolti dalla guerra. Dopo aver girato il western Hi-Lo Country, partì per due mesi in Uganda e donò il suo intero guadagno alla missione di Madre Teresa, poi ha sovvenzionato la Fondazione Sabera che riesce a creare a Calcutta una casa – scuola per ragazze e una clinica per gli ammalati di tubercolosi … Poi è andata in Televisione e ha sponsorizzato le iniziative per trovare altri fondi…Un impegno che non viene mai meno…
Gli ultimi anni della carriera di Penelope sono anche i più prestigiosi… Il suo straordinario talento di ballerina nel musical “Nine” meritava sicuramente di più che la sola candidatura al Golden Globe e all’Oscar …E che dire della disinvoltura con cui passa da un ruolo all’altro… Della forza d’animo e del senso pratico di Raimonda la protagonista di Volver che, nell’assurdo mondo dell’imaginifico Almodovar va a nascondere il cadavere del marito ucciso dalla figlia dentro il frigorifero… Un’ altro Oscar mancato… Per fortuna che c’è stato quello con il film di Woody Allen, il suo portafortuna… Un Oscar con quel paradossale personaggio di Maria Helena la stravagante moglie separata che ogni tanto ritorna, con le sue follie amorose e i colpi di pistola, seriamente intenzionata ad amare e… distruggere il marito. .. Ma nessun pericolo, con Javier Pardem, il marito vero… l’amore incontrato o ritrovato quasi più di 15 anni dopo il primo incontro, i rapporti sono favolosi…
Forse la più bella interpretazione, almeno degli ultimi anni, Penelope Cruz l’ha fatta in “Non ti muovere” il film di Sergio Castellitto, Davide di Donatello..Ma non così famoso come altri… Eppure l’interpretazione di Italia, la donna di borgata dalla vita sola e difficile, è di quelle che lasciano il segno, tanto forte è l’immedesimazione di una ragazza figlia del benessere come Penelope Cruz, nell’immigrata meridionale di una periferia Romana,… Quel corpo magro,quelle vecchie scarpe dai tacchi storti, quel viso quasi emaciato, senza trucco, fanno venire in mente la forza di Anna Magnani…
Non c’è che dire, Penelope Cruz seguita a sorprendere ogni volta di più per la sua straordinaria bellezza sempre diversa da film a film e per la versatilità di attrice che la porta a interpretare tutte le donne del mondo… Dalle ballerine alle ragazza ingenue, alle surreali donne di Almodovar… E a questo “patrimonio” del cinema europeo dedichiamo una ricetta che un po’ riecheggia quella del maiale che la mamma prepara nel film “Volver…”
FILETTO DI MAIALE CON ALLORO E SPECK
INGREDIENTI per 4 persone: 600 grammi di filetto di maiale, 8 fette di speck, 16 foglie di alloro, pepe rosa q.b., vino bianco secco 1/2 bicchiere, rosmarino un rametto fresco, olio extra vergine di oliva q.b. sale a piacere, 300 grammi di scalogni, 2 cucchiaini di zucchero, 4 cucchiai di aceto, 4 chiodi di garofano, 1/4 di brodo vegetale.
PREPARAZIONE: Fate tagliare dal macellaio il filetto di maiale il filetto di maiale in 8 fette,alte circa due dita. Avvolgetele nello speck e coprite ogni fetta con due foglie di alloro da entrambe le parti e legatele ciascuna con lo spago bianco da cucina. Pulite gli scalogni e tagliateli ricavandone 16 pezzi che farete rosolare in padella con 6 cucchiaiate di olio. Quando cominciano a prendere colore aggiungete i due cucchiaini di di zucchero e aggiustate di dale.. Dopo aggiungete anche 4 cucchiai di aceto,i chiodi di garofano e il brodo vegetale. Proseguite la cottura a fuoco dolce per 15 minuti e mettete da parte.
Mettete in una padella antiaderente abbondante olio e gli aghi di rosmarino staccati dal rametto, aspettate che l’olio sia caldo e poi appoggiatevi sopra i filetti,abbassando la fiamma per evitare che si brucino, e rosolateli da ambo i lati. Aggiungete il pepe rosa, sfumate con il vino bianco,aggiustate di sale e lasciate cuocere ancora qualche minuto. Impiattate mettendo a lato dei filetti gli scalogni.