Muffins alla Feta

myth_uranusSarà anche una grande istituzione la famiglia, ma quando non funziona…  sono guai seri. Anche nell’antichità le cose, spesso, non andavano meglio di oggi e se c’è stata una brutta famiglia, sicuramente è quella che vide, in successione, il nonno Urano, il figlio Kronos e il nipotino Zeus. La causa scatenante fu sicuramente la lotta per il potere, ma questo non giustifica il fatto che Urano sprofondasse i suoi figli, i Titani, nel Tartaro, cioè al centro della Terra, senza possibilità alcuna di risalita. Gea, cuore di mamma,  ci soffrì moltissimo e appena Kronos, figlio risparmiato dal padre, perchè sembrava poco pericoloso, diventò grande, ricevette in dono dalla mamma una  grande falce. Urano, a parte i suoi difetti di padre, era uno che  durante il giorno lavorava sodo per  far girare nel verso giusto e senza farli scontrare, fra di loro, tutte le stelle e i pianeti di quell’immensa volta celeste. Così la sera, accadeva spesso, che  cercasse, vicino a Gea, la ricompensa d’amore per il  gran lavoro svolto. Fu proprio in uno di quei frangenti, mentre, per logica di cose, era più esposto e indifeso, che Kronos d’accordo con la mamma, lo evirò. Poi liberò i Titani e rubò il trono a Urano. Ma anche  Kronos tremava all’idea che qualcuno glielo potesse portar via e così, dopo aver sposato Rea, prese la pessima abitudine di mangiarsi tutti i figli che la moglie partoriva. La povera Rea riuscì a salvare l’ultimo nato andando a partorire di corsa sul Monte Ida e affidando il bambino alle Ninfe. A Kronos, in sostituzione, fece mangiare una pietra ricoperta di stracci.

Sul Monte Ida, Zeus si trovò benissimo, coccolato da tutte le Ninfe e allevato in modo speciale da Amaltea, un po’ Ninfa e Zeus_Amalteaun po’ Capra, che lo allattò con quel suo latte, doc per eccellenza, che gli permise di diventare un grande Dio.

Quando fu appena un p0′ cresciuto la, mamma, che soffriva di nostalgia, se lo andò a riprendere e lo fece assumere come coppiere da Kronos, per tenerlo vicino. Fu così che una sera fecero bere a Kronos, che cominciava a essere un po’ rimbambito per l’età, una bevanda piena di sale che funzionò da emetico e fece vomitare  al padre tutti e 5 i figli che si era ingoiato, quelli che poi sarebbero diventati i grandi Dei dell’Olimpo che tutti conosciamo, Era, Poseidone, Demetra, Ade ed Estia. Kronos, da tutta quella gioventù in rivolta, fu cacciato e spedito su un’isola molto lontana, sembra in Bretagna, ed è là dove dovrebbe ancora essere, tutto solo e mezzo morto di freddo.

Anche la Capra Amaltea ebbe un po’ di problemi perchè un giorno andò a sbattere contro un albero, sembra per sfuggire a Kronos che la voleva punire per aver allevato Zeus. Fu lì che perdette uno dei suoi bellissimi corni ricurvi che erano oggetto di meraviglia e invidia di tutte le altre capre. Per consolarla Zeus  in suo onore fece, di quel corno pieno di fiori e frutta, “la Cornucopia,” il dono  tutto speciale che ricopre la terra di fertilità e abbondanza. Poi visto che Amaltea, comunque non riusciva a  riprendersi, se la portò in cielo e le regalò un’intera Costellazione, il Capricorno.

capricorno3Ma sulla Terra era rimasto il suo latte, che i Greci utilizzano sapendo che è il migliore del mondo e, a volte lo bevono da solo, a volte lievita come yogurt, a volte si trasforma in formaggio. Anche il più famoso dei formaggi greci, quello che ha fatto il giro del mondo, ha una parte di latte di capra o è fatto esclusivamente con latte di capra: è la “Feta”, un formaggio magro, appena un p0′ acido e di un color bianco quasi abbagliante, che ricorda subito, appena lo si guarda, il candido latte di Amaltea. Pare che sia proprio lo stesso formaggio che Ulisse e i suoi compagni trovarono nella grotta di Polifemo.

Inutile provare a copiarlo. Occorre il latte delle agili capre greche, che balzano fra i monti scoscesi, in cerca di quelle magiche erbette che  solo da quelle parti, oggi, escono ancora dalla Cornucopia di Zeus.

A parte l’Insalata Greca, ormai celebrata in tutto il mondo, un modo originale per adoperare la Feta è quello di prepararci dei deliziosi Muffins salati.

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INGREDIENTI: Burro 90 grammi, Farina 300 grammi, Feta 150 grammi, Latte 200 ml, Lievito in polvere una bustina, Panna fresca 100 ml, 1 Porro, Salmone affumicato 100 grammi, 2 Uova,  Yogurt greco 100 grammi.

ESECUZIONE: Si affetta il porro a velo, si tagliano la Feta e il Salmone  in piccoli pezzi, si fonde il burro in un pentolino a fiamma bassa e si fa intiepidire.

Si rompono le uova in una ciotola dove si versa anche il latte, la panna e lo yogurt e si sbatte con la frusta per amalgamare gli ingredienti.

In un altra ciotola si versa la farina, passata al setaccio per evitare i grumi, il lievito, il porro, la feta e il salmone mescolando a lungo.Si aggiunge infine il burro fuso e il composto di latte e uova, regolando di sale e pepe.

Si prende ora uno stampo di silicone o di acciaio con le  apposite “conche” per inserire i pirottini, al cui interno verrà versata una cucchiaiata dell’impasto.

Si fanno cuocere in forno a 180° per 25 – 30 minuti finché non siano dorati. Alla prova dello stecchino, questo si deve estrarre asciutto dallo stampo .

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